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Analisi, Pensieri e Approfondimenti | Marzo 6, 2025

ISM Manufacturing & Services PMI – Febbraio 2025: Segnali dall’economia USA

Introduzione

In un contesto di incertezza economica globale, gli investitori e gli analisti guardano con attenzione agli indicatori anticipatori, tra cui spiccano l’ISM Manufacturing PMI e l’ISM Services PMI. I dati di febbraio 2025, pubblicati dall’Institute for Supply Management (ISM), offrono una fotografia composita e contraddittoria: pressioni inflazionistiche persistenti, divergenza settoriale e segnali misti sulla crescita economica futura. In questo articolo analizziamo nel dettaglio i numeri e valutiamo se questi indicatori preannunciano recessione o stagflazione negli Stati Uniti.

ISM Manufacturing PMI – Febbraio 2025: una ripresa fragile

L’ISM Manufacturing PMI si è attestato a 50,3% a febbraio, segnalando una modesta espansione per il secondo mese consecutivo. Tuttavia, il dato è in calo rispetto al 50,9% di gennaio e arriva dopo una prolungata fase di 26 mesi di contrazione.

Analisi

1. Crollo dei Nuovi Ordini
Il calo di 6,5 punti nei nuovi ordini (a 48,6%) è particolarmente preoccupante. Dopo tre mesi di espansione, la domanda nel settore manifatturiero è di nuovo in contrazione, segnalando un potenziale indebolimento della domanda interna ed estera.
2. Occupazione in calo
L’Occupazione è tornata sotto la soglia critica di 50%, scendendo a 47,6%. Le aziende manifatturiere hanno iniziato a ridurre i posti di lavoro, segnale che anticipano un rallentamento dell’attività nei prossimi mesi.
3. Prezzi in forte rialzo
L’indice Prezzi è balzato a 62,4%, in netto aumento (+7,5 punti). Questo riflette persistenti pressioni sui costi, dovute a materie prime più care, energia e salari crescenti.
4. Backlog ancora in contrazione
L’indice dei Backlog di ordini è rimasto sotto 50%, anche se con una contrazione meno accentuata. Le aziende stanno evadendo gli ordini accumulati, ma faticano a riceverne di nuovi.

ISM Services PMI – Febbraio 2025: i servizi reggono, ma i prezzi esplodono

L’ISM Services PMI è salito a 53,5%, segnando otto mesi consecutivi di espansione e un’accelerazione rispetto al 52,8% di gennaio. Il settore dei servizi, che rappresenta oltre il 70% del PIL USA, conferma la propria resilienza.

Analisi

1. Domanda solida
I nuovi ordini sono saliti a 52,2%, segnalando che la domanda nei servizi resta robusta, nonostante le condizioni monetarie restrittive.
2. Occupazione in crescita
L’occupazione nei servizi è migliorata (+1,6 punti a 53,9%), confermando che le aziende del settore continuano ad assumere per soddisfare la domanda.
3. Inflazione persistente
L’indice Prezzi è schizzato a 62,6%, segnalando che i fornitori di servizi stanno trasferendo i maggiori costi sui consumatori, con implicazioni rilevanti per la Fed.

Lettura congiunta: recessione o stagflazione in arrivo?

Divergenza settoriale
• La manifattura è fragile e vulnerabile a un nuovo rallentamento.
• I servizi restano robusti, ma con inflazione crescente.

Implicazioni macro

Recessione settoriale (Rolling Recession)
Gli USA potrebbero vivere una recessione a compartimenti, dove settori ciclici come la manifattura entrano in crisi, mentre i servizi reggono.
Rischio stagflazione
Combinare crescita debole e inflazione alta è lo scenario peggiore per la Fed e per i mercati. I dati ISM di febbraio alimentano questa paura.
Dilemma per la Fed
Se la manifattura crolla e i prezzi nei servizi continuano a salire, la Fed dovrà scegliere: sostenere la crescita o combattere l’inflazione?

Conclusioni e prospettive

• Manifattura fragile: domanda in calo, occupazione in contrazione, prezzi in aumento.
• Servizi resilienti: domanda e occupazione solide, ma inflazione fuori controllo.
• Economia generale: equilibrio precario tra consumi forti e industria debole.

Cosa monitorare nei prossimi mesi

Prossimi dati ISM: i servizi riusciranno a compensare la debolezza manifatturiera?
Comunicazioni della Fed: la banca centrale vedrà più rischio recessivo o inflazionistico?
Dati inflazione: se i prezzi dei servizi continuano a salire, la Fed potrebbe inasprire ulteriormente la politica monetaria.

In sintesi

Il quadro che emerge dai dati ISM di febbraio è complesso: la manifattura fatica, mentre i servizi resistono, ma con un’inflazione che rischia di diventare strutturale. Questa combinazione aumenta il rischio di stagflazione, uno scenario particolarmente difficile sia per le banche centrali che per i mercati finanziari.

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